Descrizione
La AL 44 è oggi sicuramente, tra gli apparecchi dell’Ansaldo Lorenz, il più comune e questo determina anche il fatto che tra la fine degli anni ‘20 e i primi del 1930 la sua grande diffusione. Infatti, le prime immagini pubblicitarie riguardanti l’apparecchio compaiono sulle riviste del settore nel 1929, e le ritroviamo fino al 1931. La AL 44 deriva dalla Ansalorenz 3 del 1929 ma già con forme e funzionalità migliorate rispetto alla prima serie; non a caso il compositore Pietro Mascagni definì la 44 “l’apparecchio italiano, armonioso, potente e pratico”. Importantissimo per la storia della diffusione di questo apparecchio è sapere che nel 1930 vinse la palma assegnata dal Ministero delle Comunicazioni che addirittura ne dispose l’adozione nelle Capitanerie di Porto e nelle sedi dell’Opera Nazionale Dopolavoro (che lo diede in uso a centinaia di sedi), in quanto rappresentava la radio più economica che potesse al contempo garantire l’ascolto chiaro e forte di tutte le stazioni europee ad onde medie
Il mobile è realizzato a forma di cassettina con robusta lamiera piegata e sagomata per la quale esistono due varianti estetiche che riguardano la colorazione. La versione più diffusa è colorata con la classica vernice martellata bordeaux, mentre quella decisamente più rara è la versione con sfumature nere e dorate. Quest’ultima tipologia di verniciatura deriva dalla inedita AL 88 midget di cui parleremo prossimamente. Al fine di perfezionare ulteriormente la 44, che incontrò grande favore da parte del pubblico, la Ansaldo Lorenz nel 1930 produsse l’apparecchio con una leva frontale per la selezione delle onde medie ed onde corte, ossia la 44 CM, oggi rarissima e difficilissima da reperire (personalmente sono a conoscenza di un solo esemplare conservato presso una collezione privata) e ciò mi induce a ritenere che ne abbiano realizzato pochissimi esemplari. A proposito della AL 44 CM, in una immagine pubblicitaria, si legge che trattasi di “un complesso simile al precedente ma con in più la gamma delle onde corte da 30 a 100 m e che permettono di ricevere in piena potenza e senza disturbi la Stazione EIAR di Prato Smeraldo su 80 m, la Stazione del Vaticano, le stazioni Europee di Koenigswuterhausen a Motala e le stazioni Americane. È un gioiello e trionfo della tecnica radio italiana”.